Trapelà còl timignol / Andare con il gregge

Progetto in corso
“Pastora Debora”

l nomadismo e la transumanza come pratica di indagine sugli ecosistemi ancora esistenti, la loro sussistenza e la loro produttività. Progetto realizzato all’interno della rassegna Aperto_2019.

Il progetto

Il progetto condiviso Andare con il gregge, di Monica Sgrò promosso dalla residenza artistica Aperto Art on the border 2019 a cura di Giorgio Azzoni, dal distretto culturale della Valcamonica, in collaborazione con l’Associazione Coda di Lana di Malonno, ha come finalità la valorizzazione del territorio camuno e della transumanza, con particolare riguardo alla filiera della lana e al suo riuso.

“Workshop Gomitolo relazionale 2019

Il progetto si compone di diverse azioni: dal seguire gli animali in transumanza come pratica artistica, ai laboratori per avvicinare gli studenti all’immaginario della vita del pastore e le attività formative con docenti e cittadini, fino alla realizzazione dell’opera collettiva in feltro. La singolare esperienza di transumanza, aperta a tutti, seguirà di giorno e di notte il tragitto compiuto dal gregge del pastore Lorenzo Bona sul territorio di Malonno e dei comuni confinanti.

La filiera della lana

Con la partecipazione al processo di lavorazione della lana nella completezza della sua filiera (tosatura, lavaggio, cardatura, infeltritura filatura), emergeranno le caratteristiche tecniche e antropologiche del materiale nonché riflessioni utili alla realizzazione dell’opera finale.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è laboratorio-sul-quaderno-di-lana-3-1024x683.jpg
“Workshop Quadero di lana 2021″

La bandiera

La bandiera/stendardo della lana, sulla quale svetterà una parola/frase in Gaì (gergo dei pastori) scelta e cucita dai partecipanti, sarà collocata a Palazzo Martinengo, sede del Centro per l’itineranza e la lana di Malonno Macil e dell’Associazione Coda di Lana.

Le attività pratico-manuali saranno inoltre condotte con la maestra feltraia Barbara Bordini, che da anni collabora con l’artista, e con l’Associazione Coda di Lana.

“Workshop Quadero di lana 2021″

Monica Sgrò

Monica Sgrò nasce a Milano nel 1973. Nel 2001 si diploma in scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera e, successivamente, si abilita all’insegnamento di discipline plastiche e scultoree per la scuola secondaria. Nel 2004 inizia la sua carriera di docente di discipline plastiche presso la scuola steineriana di Milano, dove l’assidua formazione pedagogica farà maturare metodi e strumenti utili allo sviluppo di progetti e workshop tematici. Dal 2012 insegna al liceo artistico statale “Caravaggio” di Milano, integrando nei personali programmi d’insegnamento sia la concezione steineriana che la collaborazione con artisti. La ricerca e l’insegnamento, contribuendo nei rispettivi ambiti, la portano negli anni ad un ampliamento della visione di un’arte e di un insegnamento più vicini al contemporaneo. È nel 2013, con il progetto Habitat-corpo, che inizia la sperimentazione di pratiche condivise attraverso l’uso della lana e la sua antica lavorazione. Nel 2017 realizza l’opera site specific Soglia d’Attenzione per l’Abbazia di Santa Giustina a Sezzadio (AL). Nel 2018, per il Museo Maio di Cassina de Pecchi (MI), realizza Pianta Desiderio; partecipa poi nel 2019 alla Biennale di Milano (Biennolo), con il progetto Margini19. Attualmente è impegnata sul territorio della Val Camonica nella residenza artistica Aperto 2019 con il progetto Andare con il gregge, che indaga i temi di transumanza, pastorizia e filiera della lana. Collabora da diversi anni a progetti collettivi, come Educational-art, e con la Fondazione Wurmkos di Sesto San Giovanni di Milano. 

La ricerca stilistica

La sua ricerca artistica si fonda su metodologie educative e relazionali, e su workshop e progetti condivisi basati sull’uso di tecniche antiche e materiali naturali. Da diversi anni l’uso della lana e la sua lavorazione – l’infeltritura manuale –  consentono la sinergia tra tessuto materiale e tessuto sociale. La scelta di agire esclusivamente con questa materia prima permette di sviluppare e studiare percorsi artistico-educativi con docenti e studenti per la valorizzazione del materiale anche come strumento didattico. I progetti si rivolgono principalmente alla sfera pubblica,  in particolare a quei luoghi in cui la lana, un tempo risorsa e fattore identitario, si è persa, con il conseguente abbandono di abilità manuali, economia e cultura del settore. Il suo avvicinamento al mondo della pastorizia transumante, in dialogo con associazioni, pastori, antropologi e storici, ha fatto emergere una visione più ampia,  che contempla il camminare seguendo gli animali come pratica artistica di esplorazione tra luogo e individuo, integrando l’attenzione e la conoscenza della filiera della lana e del suo riuso sia con azioni collettive che con laboratori didattici. Gli ambiti di ricerca della transumanza, in cui territorio, animali e persone si contaminano costantemente, sono al momento il centro della sua indagine artistica.